Il piede d'atleta? Ma anche no.

No, non e’ qualcosa a cui ambire, e neppure un indice di performance. Il piede d’atleta (o tigna o tricofitosi) non e' una dote di pochi ma uno di quei fastidi che affliggono in maniera democratica i runners di tutte le velocità e che in estate, in cui caldo e umido ci tengono compagnia molte ore, e’ più facile che si faccia vivo sulla nostra pelle. 
Detto cio', non facciamoci prendere dal panico. Si tratta di una micosi tanto comune quanto contagiosa, non grave ma fastidiosa. Colpisce particolarmente chi pratica sport in luoghi caldi e umidi come piscine e palestre ed e’causata da un particolare tipo di funghi detti dermatofiti che prospera facilmente in spogliatoi, docce, scarpe e calze, e ovviamente trova il suo bersaglio ideale nei piedi, specie quelli che rimangono a lungo umidi di sudore, in modo particolare tra le dita. Fino a poco tempo fa si pensava che il sesso maschile fosse più colpito da questa patologia, in realtà aumentando il numero di donne che fa sport si è visto che la tigna, nel pieno rispetto della costituzione italiana, colpisce indifferentemente uomini e donne.

Ci sono molti fattori che favoriscono l’insorgere della patologia, come il diabete, l’abbassamento delle difese immunitarie e la scarsa igiene del piede, ma il motivo per cui spesso chi corre ne e’ colpito e’ che una volta venuti a contatto col fungo nei modi più diversi (per contatto cutaneo o con superfici e oggetti contaminati) la proliferazione e’ facilitata dal fatto che il piede resta a lungo in condizioni di caldo-umido durante l’attività.

Cosa fare allora? Prima di tutto individuare i sintomi: il primo e' generalmente il prurito, seguito da desquamazione, cattivo odore, vesciche, fessure e ispessimento delle unghie. La zona più colpita è lo spazio tra le dita del piede, specie tra il penultimo e l’ultimo dito (ma esiste anche la tigna a mocassino che colpisce la pianta del piede fino al tallone). Il controllo del piede è fondamentale per diagnosticare in fase iniziale questa patologia ed il mio consiglio e’ proprio quello di abituarvi a farlo quando vi asciugate dopo la doccia, in modo che diventi una routine e nel caso si possa agire tempestivamente senza dover ricorrere ad antimicotici orali. Se l'area colpita non è estesa possiamo risolvere con creme o spray (econazolo, miconazolo, clotrimazolo e tioconazolo sono i più utilizzati) da applicare sulla zona infetta un paio di volte al giorno. Un altro consiglio che do e’ di usare contemporaneamente delle polveri antibiotiche (che contengono gli stessi principi attivi della crema) nelle scarpe con cui ci alleniamo, che evitano la proliferazione del fungo e aiutano ad assorbire l’umidità. Nei casi in cui il trattamento topico non dia i risultati sperati è meglio ricorrere all'aiuto del medico che a seconda del caso potrebbe ricorrere alla terapia orale.
Se invece i vostri piedi godono di ottima salute, puntate alla prevenzione ricordando di:
    • non tenere addosso le calze sudate dopo un allenamento e se soffrite di sudorazione eccessiva usare delle polveri assorbenti
    • usare calzini di cotone o comunque traspiranti e, appena si può, usare scarpe aperte
    • indossare scarpe traspiranti (soprattutto in estate) e farle asciugare all'aria dopo ogni allenamento; se usate solette, ricordarsi di sfilarle e farle asciugare separatamente
    • evitare di camminare scalzi in luoghi pubblici (ma questo ve lo dice anche la mamma...)
    • usare detergenti che non alterino il naturale pH del piede (che tra le dita e’ esattamente neutro, quindi leggermente più alto che sul resto del corpo)
    • controllare spesso i piedi
    • se vi trovate a condividere gli spazi con qualcuno che sta curando il piede d’atleta, non e' il caso di ricorrere all'esilio. Per qualche tempo evitate di condividere asciugamani, ripulite sempre il piano della doccia (o altre superfici di contatto) con varichina, non mischiate panni umidi venuti a contatto col fungo con altri; evitate di camminare scalzi per casa per un po’ e indossate delle calze mentre dormite, se condividete le stesse lenzuola. Se no vi ritrovate a giocare una partita a ping-pong fatta solo di palleggi, e non e' divertente.
    Concludendo il piede d'atleta è un problema molto diffuso e fastidioso ma facilmente risolvibile. Perciò non fasciatevi la testa e, se lo fate, non usate lo stesso asciugamano che avete usato per i piedi :).



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