Gran Fondo del Sulcis (02 Aprile 2017)


Ieri, mentre molti amici sfidavano i propri limiti a Roma e Milano io mi son cimentato in una corsa di 25 Km: La gran Fondo del Sulcis!
E' stata un'esperienza impegnativa e ricca di novità ma andiamo con ordine.
La gara è organizzata dall' Atletica Santadi con partenza dalla chiesa di S.Lucia e arrivo nella zona di San Pantaleo; il percorso (per  circa 19 KM in salita) attraversa l' area boschiva Del Sulcis e il parco WWF di Monte Arcosu regalando scorci di rara bellezza.
L'incontro era fissato alle 07.30 nell'area di San Pantaleo e da qui dei pullman ci hanno portato alla partenza. Mentre raggiungevo la sede della gara, in auto con Gianfranco eravamo abbastanza preoccupati per le condizioni meteo avverse: pioggia e vento ma alla partenza la situazione sembrava migliorare (in realtà è stata solo una breve illusione!).
Dopo aver salutato alcuni amici e scherzato alle 09.30, con precisione teutonica, siam partiti.
La partenza era in lieve discesa e mi inserisco subito nel gruppo di testa formato da sette runners; conosco bene tutti tranne uno, c'è  Andrea (della mia stessa categoria) che normalmente è molto più veloce di me,  Gianfranco (se volesse potrebbe provare a lottare coi primissimi ma vuole solo usare la gara come lungo pre-maratona) e tre son della società di casa (son conscio che con due di loro non posso  provare a giocarmela nemmeno quando son al top, figuriamoci due settimane dopo aver corso una 42 K) tra cui Mattia che provo a usare come riferimento.
Il primo chilometro fatto a 3,47 Min/Km è sufficiente a spaccare il gruppo in due, io sono nel secondo gruppetto con Mattia e Gianfranco, non reggo bene il passo così rallento leggermente e mi porto a 3,50 Min/Km, si crea un effetto elastico con Mattia che a tratti ci stacca ma, al terzo chilometro lo riprendo; Gianfranco è leggermente staccato ma, conoscendo le sue progressioni so che ci può riprendere appena decide di iniziare a correre come sa.
Dal terzo chilometro inizio anche a chiacchierare con Mattia, o meglio lui ha fiato per parlare io mi esprimo con monosillabi e suoni gutturali. La pioggia non costituisce un problema, almeno per ora, ma ciò che da fastidio è il vento forte che, logicamente, soffia in direzione opposta a quella in cui dobbiamo andare noi runners; altra difficoltà è costituita dal fondo, quasi tutto sterrato, che a tratti è molto scivoloso; le note positive, i ristori ogni cinque chilometri, il paesaggio e avere Mattia come riferimento (probabilmente son più stanco di testa che di gambe e non leggo bene il percorso, avere davanti un altro runner mi aiuta notevolmente). Il fiato per ora c'è ma le gambe non rispondono benissimo alle variazioni di pendenza e ricordo bene le parole di Gianfranco che prima del via diceva: è una gara dove bisogna aspettare, come in Maratona, le difficoltà arriveranno dopo il tredicesimo chilometro.
Mi attacco a Mattia e vedo che dal gruppo di testa si sfila Andrea e dopo il settimo chilometro lo raggiungiamo; corriamo tutti e tre insieme per quasi due chilometri, poi Andrea rallenta leggermente.
Al nono inizio a soffrire il freddo, la canotta ormai è fradicia e quando il vento soffia contro crea davvero problemi; benedico la scelta di aver indossato per la prima volta i manicotti perchè in pancia e nel collo soffro davvero il freddo!
Dopo un chilometro Mattia mi stacca definitivamente, non è lontanissimo ma temo che seguire il suo passo mi costerebbe troppo; mi prendo due chilometri quasi di riposo e vado sopra 4,15 Min/Km proprio per essere pronto quando al tredicesimo la salita si farà impegnativa.
Mattia (quando ancora gli stavo vicino), aveva detto che la salita dopo il tredicesimo era lenta e non si poteva fare sotto i 4,35 Min/Km io vado decisamente più vicino ai 5,00 Min/Km; penso sia il percorso in salita più bello che ho fatto e mi riprometto (magari l'anno prossimo ) di farlo al top della condizione.

Poco dopo il 14 Km riesco a misurare, sfruttando un tornante, la distanza tra me e Gianfranco che mi segue; a occhio mi do circa 3 minuti di vantaggio perciò devo tenere duro in salita perchè son conscio che in discesa quando lui inizierà a pompare recupererà anche 30 secondi per chilometro.
Arrivo al dicianovesimo chilometro stanchissimo e solo la presenza dell'amico Tore che mi incita e mi da una pacca anche se son così zuppo da farmi schifo, mi strappa una risata.
Da qui è tutta discesa ma le gambe chiedono pietà, oscillo tra 3,35 e 3,45 Min/Km e all'ultimo chilometro, dopo l'ultima curva, vedo che sia Gianfranco che Andrea mi hanno quasi raggiunto; prima di tagliare il traguardo riesco anche a scambiare il cinque al volo col presidente della mia società venuto a tifare per me! Riesco a chiudere quinto assoluto col tempo di 1.42.41e .
Il post gara poi è una vera festa con ricchi premi, cibo e chiacchierate tra amici. Complimenti a Damiano che ha vinto, a Stefano (il runner che non conoscevo e che tornava alle corse dopo un'assenza di anni), a Mattia che mi ha anche supportato e sopportato, a Gianfranco che ha fatto una progressione devastante, a Raffaele (secondo assoluto) e a tutta l'Atletica Santadi per l'ottimo lavoro svolto !

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