La fascite plantare.
Ho impiegato qualche
secondo in più del solito a scrivere il titolo del post, perchè già
solo pronuciare la parola fascite
mette i brividi a ogni runner figuriamoci scriverla! La fascite
infatti è un'infiammazione che colpisce la fascia plantare (ossia la struttura tendinea alla base del piede) determinando
dolore a livello del calcagno oppure a livello mediopiede;
l'infiammazione è dovuta a un' eccessiva stimolazione legata a
stress ripetuti ( salti, balzi, etc) e ciò spiega come sia un
infortunio molto diffuso nel mondo del running ma anche il tutte
quelle attività che sottopongono il piede a impatti ripetuti e
spesso violenti col terreno (rugby, calcio, basket) e non deve
stupire il fatto che questa patologia affligga anche ballerini visto
che nella danza spesso la parte anteriore del piede sorregge il peso
di tutto il corpo.
Le
cause di questo problema sono molteplici:
- allenamento eccessivo (che sottopone la fascia plantare a stress eccessivo)
- calzature inadeguate o scariche
- iperpronazione
- cambio della superficie su cui ci si allena
- posture sbagliate
- debolezza dei muscoli della gamba
Logicamente essere sovrappeso è un fattore di rischio importante
perchè il piede deve reggere un carico extra. Per ridurre il rischio
di andare incontro a tale patologia è fondamentale evitare carichi
eccessivi, fare adeguati esercizi di stretching e curare la
muscolatura del piede e della gamba (soprattutto il muscolo peroneo)
e soprattutto richiede particolare attenzione la scelta della scarpa
adeguata magari seguendo il consiglio di un professionista serio
piuttosto che la moda del momento.
Il
dolore in genere è massimo al mattino perchè la fascia plantare
tende ad accorciarsi col riposo notturno e si riduce o scompare man
mano che si allunga; stessa sintomatologia si ripete durante
l'attività fisica infatti spesso il dolore si riduce dopo il
riscaldamento ma ciò non deve trarre in inganno e nel caso in cui
dubitiamo di essere affetti da questa patologia dobbiamo
assolutamente riposare; proprio riposo, ghiaccio e esercizi di
allungamento sono i nostri migliori alleati per sconfiggere questa
patologia; allenarci magari imbottiti di farmaci che nascondono il
dolore ma non curano completamente può portare a peggiorare la
situazione. Nel caso però in cui dopo una fase di riposo (di almeno una decina di giorni) il problema
non si attenuasse è consigliabile rivolgersi a un medico che può
valutare l' impiego di una terapia antinfiammatoria, tutori, o
addirittura stampelle nel caso in cui voglia evitare di farci
scaricare il peso corporeo sul piede.
Noi runners abbiamo sempre fretta e vogliamo sempre correre però con la fascite è meglio avere pazienza; il tendine è una struttura poco vascolarizzata e quindi per la sua corretta guarigione occorre tempo, non bisogna perciò aspettarci guarigioni miracolose dopo una seduta di tekar ma bisogna ragionare nell'ordine dei mesi.
Le terapie sono molteplici e devono essere consigliate da un medico specialista le più utilizzate sono:
- tecarterapia
- laserterapia
- fisioterapia
- onde d'urto
Oltre a queste terapie possiamo anche agire facilitando l'allungamento del fascio con banali esercizi che si possono effettuare in casa magari usando una pallina da tennis o facendo stretching mirato o se proprio siamo dei perfezionisti utilizzando il kinesiotape.
Come approfondimento per le terapie conservative utili nel trattamento della fasciite plantare suggerirei:
RispondiEliminariposo: ridurrà l'infiammazione locale.
applicazione di ghiaccio locale: utile durante i periodi di riacutizzazione. Va applicato 3 o 4 volte al giorno per 10 minuti.
farmaci anti-infiammatori e anti-dolorifici: sia da assumere per via orale che da applicare localmente. Agiscono sulla causa, l'infiammazione!
ciclo di onde d'urto: questa terapia fisica è particolarmente indicata ed efficace per la fascite plantare. Sono necessarie in genere 3 sedute e l'effetto è apprezzabile al termine del ciclo.
altre terapie fisiche: sono efficaci anche ultrasuoni, ionoforesi, fonoforesi e massaggi.
esecuzione di esercizi di stretching: questo aiuta a distendere i tessuti adiacenti la regione infiammata.
indossare calzature adeguate ed eventualmente plantari che consentono di ridurre lo stress sulla fascia plantare, promuovono il processo di guarigione e minimizzano le probabilità riacutizzazioni della patologia.
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